Victoria De Angelis, il dolore che non va via, come è cambiato tutto per la musicista della band dei Maneskin
Negli ultimi anni, il fenomeno Maneskin ha travolto l’industria musicale internazionale, portando alla ribalta quattro giovani artisti italiani che con la loro energia e il loro talento hanno conquistato le classifiche mondiali. Tra di loro, Victoria De Angelis si distingue non solo per essere l’unico membro femminile della band ma anche per una storia personale di resilienza e forza interiore che merita di essere raccontata.
Fin da piccola, Victoria ha mostrato un’inclinazione naturale verso la musica, un talento che l’ha portata a esprimersi attraverso il basso elettrico diventando una componente chiave del sound distintivo dei Maneskin. Tuttavia, dietro al successo e alla grinta sul palco si nasconde un passato segnato da una profonda perdita. Durante gli anni dell’adolescenza, periodo cruciale nella vita di ogni individuo, Victoria ha dovuto affrontare la malattia terminale della madre Jeannet. Una prova difficile che ha lasciato un segno indelebile nella sua vita.
La decisione della madre di trasferirsi in Danimarca per gli ultimi mesi di vita rappresenta uno spartiacque nella vita di Victoria. Accompagnandola in questo ultimo viaggio, la giovane artista ha dimostrato una maturità e una forza d’animo notevoli. Questa esperienza dolorosa non solo l’ha costretta a confrontarsi con il concetto di perdita ma le ha anche insegnato il valore dell’amore familiare e della vicinanza nei momenti più difficili.
Per molti artisti, la musica è molto più che semplice intrattenimento; è un mezzo per elaborare sentimenti complessi ed esperienze personali profonde. Per Victoria De Angelis questo non fa eccezione. Attraverso le sue performance con i Maneskin, è evidente come ogni nota suonata al basso sia carica d’emotività – un tributo silenzioso alla figura materna assente fisicamente ma sempre presente nel cuore dell’artista.
Il successo ottenuto da Victoria insieme ai suoi compagni band rappresenta non solo la realizzazione professionale dei sogni giovanili ma anche una testimonianza tangibile del fatto che è possibile superare le avversità mantenendo viva la passione per ciò che si ama fare. La sua storia personale diventa così fonte d’ispirazione per moltissimi giovani fan che vedono in lei un modello positivo da emulare.
Nonostante Jeannet non abbia potuto vedere i trionfi raggiunti dalla figlia nel mondo della musica internazionale, attraverso le parole commosse della nonna Elin emerge chiaro quanto orgoglio ci sarebbe stato nei suoi occhi vedendo quello che Victoria è riuscita a costruire – sia come artista sia come persona resiliente ed empatica capace di trasformare il dolore in arte.
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