L’ernia del disco è un problema che, se troppo grave, deve essere curato con un intervento di chirurgia, com’è successo anche a Fiorella Mannoia.
Di recente la storica cantante Fiorella Mannoia ha dovuto fare i conti con un problema di salute che l’affliggeva da tempo. L’annuncio è arrivato da poco, in occasione dei Tim Music Awards, quando la cantante ha fatto sapere di essersi infortunata alla schiena e di avere un ernia al disco che le impediva di muoversi. Per questo l’artista ha dovuto rinunciare all’evento programmato per il 26 settembre all’Arena di Verona. Adesso Fiorella Mannoia ha voluto aggiornare tutti sulla sua situazione di salute e sul suo profilo Instagram ha fatto sapere di essersi operata e che tutto è andato a buon fine.
L’intervento per la correzione dell’ernia del disco è un intervento molto delicato e di ciò ne ha parlato il Dott. Giuseppe Maida a Topdoctors.it. Secondo quanto ha spiegato l’esperto, l’ernia del disco avviene quando i cuscinetti presenti tra una vertebra e l’altra si deformano e fuoriescono dalla loro posizione originale, entrando in conflitto con i nervi nelle vicinanze. È il conflitto tra questi due elementi che genera l’infiammazione e il dolore. L’ernia, se lieve, può guarire completamente da sola, senza aiuto di terapie farmacologiche; quando il dolore è invece persistente, si può ricorrere ai farmaci e alla terapia riabilitativa per fermare l’infiammazione.
Lo step successivo è quello delle infiltrazioni in loco, che solitamente vengono effettuate soltanto da un esperto anestesista, che tramite la somministrazione in loco del principio attivo può mirare all’infiammazione permettendo così la successiva riabilitazione del paziente. Solo nel caso in cui tutte queste terapia non hanno avuto alcun effetto si può considerare l’operazione. Il Dott. Maida, però, ha voluto sottolineare come l’intervento non elimina il dolore in loco, bensì va a correggere il conflitto tra l’ernia e il tessuto nervoso circostante: eliminando il contatto tra i due elementi migliorerà il dolore agli arti inferiori e si prevengono ulteriori danni al sistema nervoso.
In alcuni casi speciali, se l’esame di elettromiografia rivela il pericolo di un grave danno neurologico, l’intervento può essere preso in considerazione già nelle prime fasi della comparsa dei sintomi. Oggi l’intervento per curare l’ernia del disco si chiama discectomia e si tratta di una tecnica di microchirurgia effettuata in anestesia generale. Questa tecnica permette un recupero molto veloce del paziente, di circa 2/3 settimane. Come tutti gli interventi chirurgici, anche quello dell’ernia del disco presenta i suoi rischi, per questo motivo i medici consigliano l’intervento solo come ultima opzione nel caso in cui nessuna terapia contro il dolore risulti efficace, come è probabilmente successo anche a Fiorella Mannoia.
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