Il bonus bollette è uno dei temi più discussi del momento a seguito delle variazioni di questa estate e alla scadenza dei provvedimenti.
Guardando ai costi di questo trimestre, soprattutto in relazione allo scorso anno, si può notare come ci sia stato un assestamento e quindi un abbassamento degli importi in bolletta.
La questione sorge però a seguito della limitazione dei bonus esistenti che quindi si traducono in aumenti netti per le bollette che vanno a gravare ulteriormente per le famiglie italiane.
La questione bollette è in trattativa generale, quindi non solo per quanto rigurda il mercato dell’elettricità. Come ha spiegato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ci sono in corso dei cambiamenti e quindi ci si potrà attendere che la situazione cambi e diventi più stabile.
Nella manovra del Governo Meloni è confermato il potenziamento del bonus sociale, la misura era già stata prorogata a settembre e comunque fino al 31 dicembre c’è il vincolo della soglia ISEE per l’accesso all’agevolazione economica per le famiglie.
Il bonus bollette con la dilazione a rate, la riduzione dell’IVA al 5%, l’annullamento degli oneri e l’azzeramento delle spese sul gas naturale non c’è più, quindi è importante chiarire che il nuovo bonus avrà una diversa concezione.
L’incentivo per l’energia sarà destinato solo a coloro che hanno un reddito ISEE basso, quindi non superiore ai 15 mila euro e comunque per nuclei familiari con almeno 4 figli a carico se il reddito è entro i 20 mila euro. Viene corrisposto alle condizioni di disagio quindi automatico per i percettori di reddito e pensione di cittadinanza.
Vi sono inoltre dei bonus elettrici per coloro che si trovano in gravi condizioni di disagio fisico e per i nuclei relativi. In questo caso bisogna fare domanda presso il CAF abilitato presentato certificato dell’ASL, documento di identità e modulo B disponibile sul sito dell’Arera. Sono utili anche i dati che riguardano la bolletta come il codice POD.
Per l’accesso ai bonus è sempre richiesto l’aggiornamento del modello ISEE che deve attestare il quadro attuale in cui si trova il nucelo e quindi, in caso di variazioni, necessita di essere modificato con quello corrente altrimenti non è possibile comprovare la reale condizione di disagio.
Con il termine del mercato tutelato e quindi con la liberalizzazione dei prezzi potrebbero esserci variazioni “pesanti” si tratta di una questione fondamentale e una svolta storica, a farne le spese sarebbero sempre i cittadini in condizioni di vulnerabilità ed è per questo che il governo lavora a misure di sostegno apposite.
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