In molti soffrono di questa condizione congenita delle mani e dita dei piedi, ma potrebbero non saperlo: cos’è la Brachidattilia.
Certe condizioni mediche non sempre vengono riconosciute o associate ad un problema specifico, fino a quando non si riscontrano alcune caratteriscono che spingono la persona ad approfondire la questione. I sintomi della brachidattilia, per esempio, sono solitamente presenti alla nascita, ma è possibile che possano diventare più evidenti con la crescita e lo sviluppo. La caratteristica di questa condizione è indubbiamente la presenza di dita più corte o leggermente diverse.
La brachidattilia è una parola complessa per descrivere qualcosa di semplice: dita corte. Quando una persona presenta questa caratteristica, è possibile notare delle dita più corte, più piccole, nonché più tonde rispetto alla popolazione. Le cause esatte della brachidattilia possono variare. In alcuni casi, questa condizione è ereditaria, il che significa che può essere passata dai genitori ai figli attraverso i geni. Tuttavia, può anche verificarsi improvvisamente senza una storia familiare.
Partiamo dal presupposto che, a meno che non si hanno altre condizioni associate, con brachidattilia non si dovrebbe sentire alcun dolore o altro sintomo. L’unica difficoltà è dunque collegata ad un fattore estetico, che può al massimo compromettere l’acquisto di guanti e calzature. In casi estremi, si può verificare qualche difficoltà con la presa. Ad ogni modo, questa condizione è classificata in base alle ossa o alle dita colpite.
La brachidattilia di tipo A, per esempio, colpisce le falangi medie; nel tipo A1 addirittura, tutte le falangi medie si accorciano. Con il tipo A2, indice e mignolo vengono colpiti; nel A3 solo il mignolo risulta interessato. Nel tipo B invece, la brachidattilia colpisce la fine di ogni dito, causando l’accorciamento o la totale assenza dell’ultimo osso: le unghie sono assenti, pollici più corti, ma totalmente intatti. La brachidattilia di tipo C è indubbiamente più rara e colpisce l’indice, il medio e il mignolo. Le falangi medie sono accorciate, ma l’anulare non è colpito, risultando quello più lungo della mano. La brachidattilia di tipo D invece, è davvero comune e colpisce solo il pollice. Infine, quella di tipo E è una forma davvero rara e si presenta con un’abbreviazione delle ossa nelle mani e piedi che compongono il terzo e quarto dall’estremità delle dita, con conseguenti mani o piedi piccoli.
In definitiva, la brachidattilia è una condizione che interessa alcune persone, rendendo le loro dita delle mani o dei piedi più corte o diverse. Non è una malattia grave, ma può variare in gravità da persona a persona. Sebbene può mettere a disagio, si tratta di una condizione puramente estetica e nella maggior parte dei casi innocua per la salute generale.
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