Per utilizzare il bonus casa, ma anche quelli legati alla ristrutturazione, è importante fare attenzione al tipo di bonifico effettuato.
Questi non sono tutti uguali e un dettaglio sbagliato porta a invalidare tutto, quindi rende inutilizzabile il documento. Nello specifico viene chiesto, affinché tutto vada a buon fine, di disporre di un bonifico di tipo parlante, molti però non sanno di cosa si tratta e quindi cadono in errore.
Questo pagamento tracciabile è quello idoneo per tutte le detrazioni fiscali quindi anche per il superbonus, per la ristrutturazione, per gli interventi di riqualificazione energetica, per i materiali e per ogni altro beneficio a sostegno del reddito.
Bonus casa: come rendere il pagamento valido
Un bonifico parlante è un documento quindi basilare per l’accesso alle agevolazioni fiscali, si tratta infatti di un pagamento che attesta in modo generico, per tutti, quello che viene fatto e perché. Ci sono varie tipologie di pagamenti e anche quando si effettua un bonifico non è sempre la stessa cosa.
Per effettuare un bonifico di questo tipo si può andare online nel proprio spazio bancario, presso la banca o all’ufficio postale. Il contribuente deve inserire la causale, con riferimento dati e numeri al fine di poter rendere tracciabile per il Fisco questa transazione. Di base infatti quando viene effettuato un bonifico online, direttamente dalla home banking dell’App non sempre questi dati sono richiesti. Oggi i soldi vengono fatti transitare anche con modalità nuove, spostati tra tutti i correntisti di uno stesso istituto con un click. Questo non è un bonifico parlante, non si possono tracciare, si può ovviamente individuare il movimento di soldi ma senza sapere il perché e ovviamente quando si tratta di un bonifico per altri motivi non è corretto.
In particolare questo serve per i bonus casa quindi: superbonus, ristrutturazioni, ecobonus, bonus mobili ed elettrodomestici, ogni altro tipo di bonus che va poi inserito nel 730 o su piattaforme apposite. Massima attenzione anche alla compilazione del documento. Questo deve riportare una causale chiara, ad esempio inserendo il riferimento del pagamento o del prodotto. Non deve mancare il codice fiscale e se ci sono più proprietari deve essere presente anche quello dell’altra persona. Per quanto concerne l’azienda serve il codice del titolare e della partita iva.
Si può ad esempio riportare: “Bonifico n. 5 relativo a lavori edili effettuati presso via ___ secondo la detrazione prevista ____. Pagamento a favore di (nome azienda), fattura N. ___ del ___ partita Iva ____. Beneficiaro/i della detrazione ____ codice fiscale ____”. In questo modo è completo di tutte le parti, ognuno può compilare queste voci come occorre.